Dorothy, israeliana
Dorothy, una pacifista israeliana, scrive (traduzione):
Cari tutti
Circa un'ora fa ho parlato con un amico che e' stato a Balata (campo profughi di Nablus) per l'intera scioccante e nauseante giornata, la quinta giornata dell'offensiva delle forze armate israeliane, che era la giornata peggiore,
finora. Secondo questo amico, soldati israeliani hanno sparato contro le squadre del soccorso medico e hanno ferito anche (pacifisti) internazionali accorsi per assistere i feriti. Israele non prova alcuna vergogna. La TV mostra i rastrellamenti casa per casa, le incursioni attraverso i vicoli stretti, i soldati israeliani che buttano giu' porte a colpi di stivali, le donne che gridano, uomini colpiti dalle palottole, la distruzione ..... siamo talmente induriti che niente ci commuova piu'? Provo nausea. Non so cosa provi l'israeliano medio. Non oso pensarci.
Il primo ministro di recente nomina, Ismail Haniyeh del Hamas, ha detto che "i palestinesi non permetteranno che il versamento del loro sangue venga strumentalizzato nella campagna elettorale israeliana". Ma mi sembra che qui ci sia al palo molto di piu' che una campagna elettorale. L'Europa non ha seguito gli USA tagliando i fondi per i palestinesi, nonostante la vittoria elettorale di Hamas e perfino gli USA sembrano incerti. Un qualsiasi atto di violenza individuale, da parte di un palestinese, in risposta a quanto le forze armate israeliane stanno facendo a Balata ed Israele dira' (come fa sempre) che "non c'e' un interlocutore."
(Quest'affermazione sarebbe anche assolutamente vera, ma non e' attribuibile ai palestinesi, bensi' ad Israele). E cosi', gli israeliani pagheranno il prezzo per le follie dei loro leader. Ed ai palestinesi, cui sofferenze aumentano di giorno in giorno, verra' attribuita la responsabilita'. E gli efferati leader israeliani insisterannno che il resto del mondo affami i palestinesi rifiutando assistenza finanziaria ai "terroristi". O, amici, cosa posso dire? La mente mi si blocca. Temo il peggio per ambedue i nostri popoli - palestinesi ed ebrei israeliani. Come faceva Israele a produrre leader che voglion la terra, la terra, la terra, ma non versano alcuna lacrima per le vite - l'elemento spendibile, dispensabile, il "danno collaterale" sulla strada verso il "grande Israele".
Qui troverete la descrizione dell'ISM di quanto e' accaduto oggi.
Saluti,
Dorothy
Cari tutti
Circa un'ora fa ho parlato con un amico che e' stato a Balata (campo profughi di Nablus) per l'intera scioccante e nauseante giornata, la quinta giornata dell'offensiva delle forze armate israeliane, che era la giornata peggiore,
finora. Secondo questo amico, soldati israeliani hanno sparato contro le squadre del soccorso medico e hanno ferito anche (pacifisti) internazionali accorsi per assistere i feriti. Israele non prova alcuna vergogna. La TV mostra i rastrellamenti casa per casa, le incursioni attraverso i vicoli stretti, i soldati israeliani che buttano giu' porte a colpi di stivali, le donne che gridano, uomini colpiti dalle palottole, la distruzione ..... siamo talmente induriti che niente ci commuova piu'? Provo nausea. Non so cosa provi l'israeliano medio. Non oso pensarci.
Il primo ministro di recente nomina, Ismail Haniyeh del Hamas, ha detto che "i palestinesi non permetteranno che il versamento del loro sangue venga strumentalizzato nella campagna elettorale israeliana". Ma mi sembra che qui ci sia al palo molto di piu' che una campagna elettorale. L'Europa non ha seguito gli USA tagliando i fondi per i palestinesi, nonostante la vittoria elettorale di Hamas e perfino gli USA sembrano incerti. Un qualsiasi atto di violenza individuale, da parte di un palestinese, in risposta a quanto le forze armate israeliane stanno facendo a Balata ed Israele dira' (come fa sempre) che "non c'e' un interlocutore."
(Quest'affermazione sarebbe anche assolutamente vera, ma non e' attribuibile ai palestinesi, bensi' ad Israele). E cosi', gli israeliani pagheranno il prezzo per le follie dei loro leader. Ed ai palestinesi, cui sofferenze aumentano di giorno in giorno, verra' attribuita la responsabilita'. E gli efferati leader israeliani insisterannno che il resto del mondo affami i palestinesi rifiutando assistenza finanziaria ai "terroristi". O, amici, cosa posso dire? La mente mi si blocca. Temo il peggio per ambedue i nostri popoli - palestinesi ed ebrei israeliani. Come faceva Israele a produrre leader che voglion la terra, la terra, la terra, ma non versano alcuna lacrima per le vite - l'elemento spendibile, dispensabile, il "danno collaterale" sulla strada verso il "grande Israele".
Qui troverete la descrizione dell'ISM di quanto e' accaduto oggi.
Saluti,
Dorothy