29 maggio 2006

Verbi impersonali

Da la Repubblica di oggi.
Il ministro degli Esteri, a Vienna per la riunione dell'Ue25 ha lanciato un appello perchè si favorisca la pace in Palestina
D'Alema: "Nei Territori palestinesi si eviti il collasso umanitario".
Questo però non significa aiutare il governo di Hamas
che "per ragioni note non può esser considerato un interlocutore".

Oltre a quei "si eviti" e "si favorisca", segnale di una politica estera che non vuole assumersi una qualunque responsabilità od iniziativa, segnalo quella brutta forma verbale: "per ragioni note", degno del più servile giornalismo italiano. Peccato che ad usarla sia il ministro degli esteri in carica.
L'articolo purtroppo prosegue...

Anche perché, ha osservato il ministro degli Esteri italiano, l'atteggiamento del governo di Hamas "non risponde ai sentimenti prevalenti della popolazione palestinese".

Pare che D'Alema abbia una grande sensibilità, tanto da citare i "sentimenti prevalenti". Vien da chiedersi quando sia stato in Palestina e chi abbia incontrato nelle sue ultime visite (ma ci è mai stato poi?).

D'Alema ha aggiunto che il presidente palestinese Abu Mazen "cerca di fare leva su quella volontà di pace che esiste nella maggioranza del popolo palestinese" ed ha ribadito che il mancato aiuto umanitario nei Territori avrebbe "effetti negativi": da un lato indurrebbe la convinzione che la democrazia "porta guai e non sviluppi positivi" e dall'altro permetterebbe soltanto ai gruppi integralisti di disporre di risorse.

Il ministro degli Esteri ha riferito che l'Unione Europea ha approvato nella prima giornata della riunione del Consiglio dei ministri il meccanismo studiato dalla Commissione per far affluire fondi e risorse nei Territori palestinesi a fini umanitari e di assistenza.

Se la popolazione palestinese non dovesse ricevere aiuti, ha sottolineato il titolare della Farnesina, sarebbe "ingiusto e inaccettabile". E, inoltre, si rischierebbe una "radicalizzazione e destabilizzazione" della situazione con effetti "contrari alla prospettiva della pace e della sicurezza".