12 aprile 2006

Fondi e veli

Devono aver faticato non poco i giornalisti del TG2 delle 13 di ieri a trovare una scuola superiore palestinese come quella che hanno mostrato. Tutte le ragazze non solo portavano il velo, ma coprivano anche bocca ed occhi di fronte alla telecamera. Il tutto come sfondo ad un articolo sul blocco UE degli aiuti all'Autorità Palestinese, nel caso specifico gli stipendi dei dipendenti pubblici e quindi degli insegnanti.

Chi è stato in Palestina credo rimanga perplesso da un tale comportamento davanti alla telecamera. Un po' meno perplesso se si spoglia dall'ingenuità che vuole farci immaginare un'informazione libera ed oggettiva. Il velo integrale: è questa la rappresentazione ufficiale che la linea editoriale di Mauro Mazza persegue? Possiamo dedurre che l'immaginario collettivo italiano sia già plasmato dalle tesi dell'odio? L'equivalenza velo -
donna prigioniera è già stato uno dei cavalli di battaglia dell'invasione dell'Afganistan. Già da tempo hanno cominciato a veicolare un'immagine della Palestina integralista e suicida.

Gaza bombardata: scavare tra le notizie

Si sa, in tempo di elezioni politiche in Italia il resto dell'informazione viene sepolto. Per quello che ci riguarda, la Palestina, ho considerato la settimana appena conclusa dell'attacco israeliano a Gaza. Sì: è successo che terminati gli omicidi "mirati", hanno cominciato anche a bombardare con proiettili di artiglieria. Questa strategia non è molto presentabile a chi si appresta, la UE, a punire la vittima sbagliata, bloccando i fondi per l'Autorità Palestinese.

La copertura televisiva è nulla, anche se il "piccolo Tommaso", "il delitto di Cogne" trovano sempre qualche pertugio tra un exit-poll ed una percentuale. Qualcosa su "La Stampa", in pagine interne, in fondo agli articoli.
(Del 9/4/2006 Sezione: Esteri Pag. 9)
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Otto miliziani palestinesi sono stati uccisi ieri in due attacchi aerei israeliani contro basi o esponenti della guerriglia nella Striscia di Gaza, ciò che porta ad almeno 14 il numero delle vittime di raid del genere in poco più di 24 ore. Venerdì sera infatti sei palestinesi, tra cui un bambino di 7 anni, erano stati uccisi in un attacco aereo a Rafah

(Del 11/4/2006 Sezione: Esteri Pag. 20)
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Una bambina palestinese di 12 anni è stata colpita a morte nella propria abitazione. La madre, incinta di otto mesi, è rimasta ferita in modo grave, una sorella è stata pure ferita. Con quei bombardamenti Israele cerca, ma invano, di tenere alla larga i lanciatori di razzi. Presto o tardi, si prevede a Tel Aviv, il generale Dan Halutz sarà costretto ad ordinare raid terrestri nella striscia di Gaza, per la prima volta dal ritiro dell’agosto scorso.


Di quest'ultimo episodio, il bombardamento di un condominio, La repubblica non cita nulla, mentre accenna solo alla bambina uccisa il 6 Aprile, ma si preoccupa di sottolineare che si trovava in un "campo di addestramento dei terroristi", secondo almeno le fonti militari israeliane.

Equilibrato l'articolo del sito dell'AP, tra l'altro fa qualcosa sempre più raro nell'informazione italiana: traccia il quadro generale:
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Since the beginning of the month, Israel has retaliated against an estimated 32 rockets that landed in its territory with 16 airstrikes and about 2,200 artillery rounds, the military said. Since Friday, 17 Palestinians, including 13 militants, have died in the offensive. There have been no Israeli casualties from the rocket fire.
[...]


mentre altre testate, tra cui Haaretz, pubblicano delle foto che non traghettano certo la tesi UE sull'identificazione dei "terroristi". Questa istantanea ha colto l'arrivo al pronto soccorso dei feriti.


Mentre qui in Italia continua il silenzio mediatico, in modo fortuito ho trovato un aggiornamento nel sito del Foreign Office inglese...

MINISTER CONDEMNS KILLING OF PALESTINIAN GIRL (11/04/06)

The Foreign Office Minister Kim Howells said:

'We condemn the killing of a young Palestinian girl in the village of Beit Lahiya in northern Gaza following Israeli artillery shelling on 10 April. We are particularly concerned about the impact of Israeli artillery fire close to residential areas. Recent Israeli Defence Force (IDF) operations have resulted in several Palestinian civilian deaths, including children. Such civilian casualties are unacceptable.

'The British Ambassador in Tel Aviv has asked the Israeli Government to exercise maximum restraint. Israel has the right to defend itself, but any actions in the Occupied Territories must be proportionate and in accordance with international law. Equally, we urge the Palestinian Authority to take steps to halt all attacks launched at Israeli targets from the Gaza Strip.'