11 luglio 2006

Ritorno di Fiamma

Trovo nell' archivio de La Stampa, una perla della giornalista Fiamma Nirenstein, ovvero un' intervista all' ex premier israeliano Barak.

“Ehud Barak è stato il primo ministro di Israele che più di ogni altro, tentando a Camp David concessioni territoriali che neppure Rabin aveva mai concepito,e uscendo dal Libano nel maggio 2000, ha cercato la pace.”

Queste famose concessioni territoriali sarebbero tre chiazze isolate di terra (bantustanizzazione).
Barak pretendeva che i Palestinesi le chiamassero Stato.

Quanto durerà l’ odierna rioccupazione della zona Dugit Nissanit? «Spero il meno possibile, e spero che non si perda di vista l’obiettivo, che impone ritegno, attenzione a non colpire la popolazione civile. Ma spero, e credo, che sia chiaro a tutti: bloccare i missili è l’unica cosa possibile, non c’era nessun discorso possibile con Hamas che ci attacca tutti i giorni dentro i nostri confini».

In un altro raid aereo proprio nel quartiere di Shujaiyeh, alcuni missili hanno distrutto una palazzina uccidendo una donna che vi abitava con i suoi due figli, una bambina di sei anni e il fratello maggiore. E’ uno dei tanti episodi in cui hanno perso la vita civili palestinesi.
Senza contare quanto la popolazione sia allo stremo…….forse distruggere la centrale elettrica non è colpire la popolazione civile? La produzione alimentare e l’ assistenza sanitaria senza elettricità come possono funzionare?

Con Abu Mazen è possibile parlare? «Penso di sì, ma sta ai palestinesi decidere se è lui che li rappresenta, o Hamas. Abbiamo fatto tutto il possibile per dare ai palestinesi un’altra opportunità di pace. Più che uscire da Gaza... Cosa farebbe l’Italia se le bombardassero da oltre confine Milano e Torino? Se rapissero un soldato?»

Più che uscire da Gaza? Forse si poteva cominciare a parlare di ritiro dalla Cisgiordania, invece che rafforzarne le colonie. Forse si poteva cominciare a parlare delle centinaia di palestinesi detenuti nelle carceri israeliane senza uno straccio di accusa o di processo nei loro confronti, letteralmente rapiti come il povero soldato israeliano Ghilad Shalit. Forse si potevano fermare le incursioni in Cisgiordania con distruzione di case e uccisioni di civili innocenti. Forse si poteva cominciare a rimuovere i check-point dove vengono fatti morire decine di palestinesi……….
Comunque non mi risulta che l’ Italia abbia occupato terre oltre confine………….


E comunque, per noi un loro cambio di leaderhip è essenziale, perchè questa è terrorista, ci bombarda le case da un terreno da noi lasciato alla loro gestione».

Quante case palestinesi sono state rase al suolo dalle ruspe israeliane? Quanti civili vi sono morti dentro?