01 luglio 2006

PIOGGIA ESTIVA...............

L'esercito israeliano ha lanciato in nottata un'offensiva di terra - preceduta di poco da una serie di attacchi aerei contro i ponti, le strade e la centrale elettrica di Gaza, che ha lasciato al buio la città - entrando nel Sud della Striscia.
L’operazione israeliana lanciata per liberare un militare tenuto in ostaggio a Gaza ha subito un brusco salto di qualità quando reparti militari israeliani hanno arrestato otto ministri del governo di Hamas, venti deputati islamici e altri quaranta dirigenti del movimento integralista in Cisgiordania. ( La Stampa, 30 aprile).

Sono gli stralci di due articoli apparsi sulla Stampa a commento dei tragici recenti fatti di Gaza, quando un commando di guerriglieri palestinesi è uscito dal confine sud, operazione preparata da tempo, ed ha aperto il fuoco su una postazione militare israeliana, provocando l' uccisione di due soldati ed il rapimento di un terzo.
Credo sia interessante confrontare i suddetti due articoli con quanto scrivono degli altri quotidiani.

"C’è molta paura tra la gente, siamo senza elettricità e senz’acqua. Siamo tornati indietro di cinquant’anni". Al telefono da Gaza Safwat, giornalista 34enne residente a Gaza City, commenta i primi effetti dell’operazione “Pioggia d’estate”, sferrata da Israele nella notte tra martedì e mercoledì con numerosi raid aerei condotti con aerei F16 ed elicotteri da guerra “apache” che hanno bombardato ponti, centrali elettriche, e campi di addestramento dei miliziani di Hamas.
Il Generale a capo dell’operazione in corso a Rafah ha ammesso la possibilità che la popolazione palestinese resti coinvolta durante le operazioni in corso, specificando che la responsabilità per la sofferenza dei civili ricade sul «governo terroristico di Hamas».
«I palestinesi» ha dichiarato a Liberazione Barghouti, «hanno attaccato dopo che Israele ha sganciato 4mila ordigni su Gaza e dopo che dall’inizio di Maggio sono stati uccisi 94 palestinesi, tra cui 11 bambini, 2 donne e due donne incinte».
"siamo di fronte ad un’altra punizione collettiva. La centrale elettrica che hanno bombardato serve il 75% degli abitanti della Striscia. E le pompe dell’acqua funzionano con la corrente elettrica. Ci vorranno almeno 8 mesi per rimetterle a posto, questo sempre se ci faranno arrivare i pezzi per aggiustarle"
Un invito al rispetto dei diritti umani degli abitanti della Striscia è giunto ieri dal Centro di Informazione israeliano per i Diritti Umani nei Territori Occupati “B'Tselem”, che ha inviato il proprio governo ad evitare il coinvolgimento dei civili in azioni militari. «Il ministro della Difesa israeliano, Amir Peretz, ordini alle forze israeliane di non bombardare o danneggiare deliberatamente le strutture che forniscono servizi indispensabili alla popolazione civile nella Striscia di Gaza». (Liberazione, 29 aprile).

Una domanda: ma quando l' esercito israeliano faceva incursioni in Cisgiordania e a Gaza, uccidendo civili innocenti e inermi?
Oppure compiendo arresti senza nessun mandato giudiziario, la legge israeliana li considera atti amministrativi, che si traducevano in detenzioni lunghissime, spesso di anni?
Chi ha mai pagato per tutto questo?