04 marzo 2006

GAZA SULL' ORLO DI UNA CRISI UMANITARIA

La Striscia di Gaza è sull'orlo della crisi umanitaria. Smentendo le promesse fatte alle agenzie internazionali, Israele ieri non ha riaperto il valico commerciale di Karni (Mintar) e, di conseguenza, ha bloccato l'ingresso degli aiuti umanitari e di tonnellate di generi di prima necessità destinati agli abitanti palestinesi. Non siamo alla fame ma le scorte si stanno esaurendo mentre i prezzi di alcuni prodotti, come lo zucchero, sono aumentati del 25-30% con grave danno per le centinaia di migliaia di palestinesi che già vivono in povertà.
La punizione collettiva scattata dopo la vittoria elettorale di Hamas quindi continua e a pagarne il prezzo più alto non è il movimento islamico ma la popolazione civile di Gaza. Intanto oggi una delegazione di Hamas sarà a Mosca su invito del presidente russo Vladimir Putin per un viaggio con il quale il movimento islamico spera di ottenere una legittimazione internazionale. Criticata da Stati uniti e Israele, la mediazione della Russia invece potrebbe accelerare la svolta politica moderata di Hamas.

E' l' estratto di un articolo preso da Il manifesto del 3 marzo. Sembra che all' origine del blocco della frontiera di Gaza, ci sia una decisione presa dal ministro della difesa israeliano che ha colto di sorpresa gli stessi vertici militari.